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(tratto da wikipedia e con la collaborazione della nostra Audrey)
Il Premio Strega è un premio letterario che viene assegnato annualmente all'autore o autrice di un li-bro pubblicato in Italia, tra il 1º aprile dell'anno precedente ed il 31 marzo dell'anno in corso. Dal 1986 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. È universalmente riconosciuto come il premio lette-rario più prestigioso d'Italia, oltre a godere di una consolidata fama in Europa e nel resto del mondo.
Il Premio è stato istituito a Roma nel 1947 da Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, che dà il nome al Premio e si ricollega alle storie sul-la stregoneria a Benevento che risalgono ai tempi dell'antichità classica.
Nel dopoguerra il Premio diventa un traino per il mondo della cultura italiana, logorato da oltre vent'anni di dittatura fascista e dal recente conflitto
Alcune delle opere premiate con il Premio Strega sono divenute colonne portanti della letteratura contemporanea
Il meccanismo del Premio prevede che la scelta del vincitore sia affidata ad un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori. Coloro che compongono la giuria sono tuttora chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni. I quattrocento giurati possono proporre dei titoli a loro graditi, purché ogni candidatura sia supportata almeno da due di loro; attualmente è ammessa la partecipazione di un numero massimo di 12 opere; qualora le opere proposte fossero in numero maggiore, il Comitato direttivo sceglierà con decisione inappellabile le dodici ammesse a partecipare. Un'ulteriore selezione (in genere nel mese di giugno) designa la cinquina delle opere finaliste. Tradizionalmente il primo giovedì del mese di luglio, nel ninfeo di Villa Giulia a Roma, veniva effettuata, con votazione finale degli Amici della domenica, la votazione definitiva che proclamava l'opera vincitrice. Nel 2016, in occasione della settantesima edizione del premio, vengono modificati sia la data che il luogo della premiazione, che avviene l'8 luglio all'Auditorium Parco della Musica.
La designazione del vincitore ha suscitato talvolta polemiche nel mondo della cultura e dell'editoria, alimentando l'attenzione dell'opinione pubblica per il Premio.
Ecco l'elenco dei vincitori
1947 Ennio Flaiano Tempo di uccidere
1948 Vincenzo Cardarelli Villa Tarantola
1949 Giovanni Battista Angioletti La memoria
1950 Cesare Pavese La bella estate
1951 Corrado Alvaro Quasi una vita
1952 Alberto Moravia I racconti
1953 Massimo Bontempelli L'amante fedele
1954 Mario Soldati Le lettere da Capri
1955 Giovanni Comisso Un gatto attraversa la strada
1956 Giorgio Bassani Cinque storie ferraresi
1957 Elsa Morante L'isola di Arturo
1958 Dino Buzzati Sessanta racconti
1959 Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo
1960 Carlo Cassola La ragazza di Bube
1961 Raffaele La Capria Ferito a morte
1962 Mario Tobino Il clandestino
1963 Natalia Ginzburg Lessico famigliare
1964 Giovanni Arpino L'ombra delle colline
1965 Paolo Volponi La macchina mondiale
1966 Michele Prisco Una spirale di nebbia
1967 Anna Maria Ortese Poveri e semplici
1968 Alberto Bevilacqua L'occhio del gatto
1969 Lalla Romano Le parole tra noi leggere
1970 Guido Piovene Le stelle fredde
1971 Raffaele Brignetti La spiaggia d'oro
1972 Giuseppe Dessì Paese d'ombre
1973 Manlio Cancogni Allegri, gioventù
1974 Guglielmo Petroni La morte del fiume
1975 Tommaso Landolfi A caso
1976 Fausta Cialente Le quattro ragazze Wieselberger
1977 Fulvio Tomizza La miglior vita
1978 Ferdinando Camon Un altare per la madre
1979 Primo Levi La chiave a stella
1980 Vittorio Gorresio La vita ingenua
1981 Umberto Eco Il nome della rosa
1982 Goffredo Parise Sillabario n.2
1983 Mario Pomilio Il Natale del 1833
1984 Pietro Citati Tolstoj
1985 Carlo Sgorlon L'armata dei fiumi perduti
1986 Maria Bellonci Rinascimento privato
1987 Stanislao Nievo Le isole del paradiso
1988 Gesualdo Bufalino Le menzogne della notte
1989 Giuseppe Pontiggia La grande sera
1990 Sebastiano Vassalli La chimera
1991 Paolo Volponi La strada per Roma
1992 Vincenzo Consolo Nottetempo, casa per casa
1993 Domenico Rea Ninfa plebea
1994 Giorgio Montefoschi La casa del padre
1995 Mariateresa Di Lascia Passaggio in ombra
1996 Alessandro Barbero Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo
1997 Claudio Magris Microcosmi
1998 Enzo Siciliano I bei momenti
1999 Dacia Maraini Buio
2000 Ernesto Ferrero N.
2001 Domenico Starnone Via Gemito
2002 Margaret Mazzantini Non ti muovere
2003 Melania Gaia Mazzucco Vita
2004 Ugo Riccarelli Il dolore perfetto
2005 Maurizio Maggiani Il viaggiatore notturno
2006 Sandro Veronesi Caos Calmo
2007 Niccolò Ammaniti Come Dio comanda
2008 Paolo Giordano La solitudine dei numeri primi
2009 Tiziano Scarpa Stabat Mater
2010 Antonio Pennacchi Canale Mussolini
2011 Edoardo Nesi Storia della mia gente
2012 Alessandro Piperno Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi
2013 Walter Siti Resistere non serve a niente
2014 Francesco Piccolo Il desiderio di essere come tutti
2015 Nicola Lagioia La ferocia
2016 Edoardo Albinati La scuola cattolica
2017 Paolo Cognetti Le otto montagne
2018 Helena Janeczek La ragazza con la Leica
2019 antonio Scurati M. Il figlio del secolo
Segnate di seguito il libro che avete letto con un breve commento
Titolo
Autore
Anno di vincita
Commento
Edited by Marinz - 9/7/2019, 16:32. -
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Titolo: Resistere non serve a niente
Autore: Walter Siti
Anno di vincita: 2013
Commento: Avevo letto dei pessimi giudizi su questo libro e devo dire che li confermo
Non si capisce se sia un libro-inchiesta o un romanzo,comunque a me è sembrato pesante e farraginoso.E' ambientato nel mondo della finanza,delle banche e della criminalità. Il protagonista è Tommaso, un giovane speculatore finanziario dal passato oscuro e un'adolescenza da "sfigato" che racconta la sua vita ad uno scrittore per capire chi è
Decisamente sconsigliato. -
.Titolo: Resistere non serve a niente
Autore: Walter Siti
Anno di vincita: 2013
Commento: Avevo letto dei pessimi giudizi su questo libro e devo dire che li confermo
Non si capisce se sia un libro-inchiesta o un romanzo,comunque a me è sembrato pesante e farraginoso.E' ambientato nel mondo della finanza,delle banche e della criminalità. Il protagonista è Tommaso, un giovane speculatore finanziario dal passato oscuro e un'adolescenza da "sfigato" che racconta la sua vita ad uno scrittore per capire chi è
Decisamente sconsigliato
Anche a me non era piaciuto. -
.Titolo: Resistere non serve a niente
Autore: Walter Siti
Anno di vincita: 2013
Commento: Avevo letto dei pessimi giudizi su questo libro e devo dire che li confermo
Non si capisce se sia un libro-inchiesta o un romanzo,comunque a me è sembrato pesante e farraginoso.E' ambientato nel mondo della finanza,delle banche e della criminalità. Il protagonista è Tommaso, un giovane speculatore finanziario dal passato oscuro e un'adolescenza da "sfigato" che racconta la sua vita ad uno scrittore per capire chi è
Decisamente sconsigliato
Anche a me non era piaciuto
Non credo leggerò qualcos'altro di Siti,almeno non a breve.... -
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Titolo: Storia della mia gente
Autore: Edoardo Nesi
Anno di vincita: 2011
Commento: La prima cosa che ho voglia di fare è andare a vedere chi erano gli altri candidati per lo Strega 2011. Questo libro di Nesi non mi è piaciuto molto, anzi, proprio poco. La storia della sua gente fa un po' da sfondo e compare all'inizio e alla fine ma non riesco proprio a immedesimarmi in questo imprenditore di Prato che comunque ha vissuto una vita agiata, ha potuto studiare e viaggiare fin da adolescente, ha ereditato un'azienda e continua incessantemente a citare autori dai nomi altisonanti come Fitgerald (Fitzgerald compare in queste pagine più della "gente" del titolo...) o Foster Wallace forse credendosi più intelligente della media. Sembra che Nesi sia bravo solo lui, che da ragazzo passa le estati negli USA a studiare inglese e un anno si presenta dal professore a dire che non frequenterà le lezioni perchè sa già benissimo la lingua e alla fine durante la manifestazione del tessile a Prato si sofferma sugli amici che lo riempiono di complimenti per il libro che ha pubblicato. Un bagno di umiltà magari?. -
.Titolo: Storia della mia gente
Autore: Edoardo Nesi
Anno di vincita: 2011
Commento: La prima cosa che ho voglia di fare è andare a vedere chi erano gli altri candidati per lo Strega 2011. Questo libro di Nesi non mi è piaciuto molto, anzi, proprio poco. La storia della sua gente fa un po' da sfondo e compare all'inizio e alla fine ma non riesco proprio a immedesimarmi in questo imprenditore di Prato che comunque ha vissuto una vita agiata, ha potuto studiare e viaggiare fin da adolescente, ha ereditato un'azienda e continua incessantemente a citare autori dai nomi altisonanti come Fitgerald (Fitzgerald compare in queste pagine più della "gente" del titolo...) o Foster Wallace forse credendosi più intelligente della media. Sembra che Nesi sia bravo solo lui, che da ragazzo passa le estati negli USA a studiare inglese e un anno si presenta dal professore a dire che non frequenterà le lezioni perchè sa già benissimo la lingua e alla fine durante la manifestazione del tessile a Prato si sofferma sugli amici che lo riempiono di complimenti per il libro che ha pubblicato. Un bagno di umiltà magari?
Non ricordo una tua recensione peggiore di questa😁, immagino i tuoi commenti mentre lo leggevi😂😂. -
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@trilly: ma ti dirò, non è neanche malaccio, la scrittura non è male, ci sono divagazioni su film, libri, autori, il tono leggero e vagamente spiritoso. Ma tutto questo avrebbe funzionato se non avese scritto un libro con l'intento di raccontare della sua azienda tessile e dell'industria italiana in generale. Poi tra l'altro continua a citare un altro suo libro, il romanzo L'età dell'oro, che parla più o meno dello stesso argomento, e forse il premio Strega avrebbe avuto più senso che lo vincesse quest'ultimo suo lavoro e non Storia della mia gente (che non è un romanzo, ma un saggio/biografia). . -
simla59.
User deleted
Titolo: Il Natale del 1833
Autore: Mario Pomilio
Anno di vincita: 1983
Commento: Non è un romanzo, neppure un saggio, mi è sembrato più un esercizio stilistico sulla vita interiore e spirituale di Alessandro Manzoni in occasione di un momento tristissimo, il giorno di Natale del 1833 che vede la morte della moglie Enrichetta. Il dolore e la sofferenza causano dubbi e crepe nella fede dello scrittore; interessante il modo di raccontare attraverso le parole della madre Giulia Beccaria. Tutto sommato non mi è dispiaciuto leggerlo e indubbiamente Pomilio ha una bella qualità di scrittura che al giorno d'oggi tanti sedicenti scrittori si possono solo sognare.. -
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Titolo UN ALTARE PER LA MADRE
Autore FERDINANDO CAMON
Anno di vincita 1978
Commento
E' un brevissimo romanzo. La madre del protagonista è morta e lui ne ricorda con dolcezza la vita fatta di sacrifici, tipica dell'italia contadina del dopoguerra. Il padre le "regalerà" un altare fatto da lui in modo che il suo ricordo rimanga per sempre.
Mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto dolce e mi ha ricordato un mondo, quello povero dei contadini, in cui io stessa ho le mie origini. Mi sembrava quasi di sentir parlare di alcuni familiari.
e' interessante poi la riflessione sulla vita e sulla morte mentre il padre sta costruendo l'altare.
anche la scrittura, a volte quasi colloquiale quando descriveva la madre o gli eventi che la riguardavano o più ricercata nei momenti più filosofici, l'ho trovata accattivante e in linea con il tema svolto.
E' un libro molto breve, solo un centinaio di pagine che quindi consiglio a tutte di leggere.
Voto 8 (4*). -
.Titolo UN ALTARE PER LA MADRE
Autore FERDINANDO CAMON
Anno di vincita 1978
Commento
E' un brevissimo romanzo. La madre del protagonista è morta e lui ne ricorda con dolcezza la vita fatta di sacrifici, tipica dell'italia contadina del dopoguerra. Il padre le "regalerà" un altare fatto da lui in modo che il suo ricordo rimanga per sempre.
Mi è piaciuto molto, l'ho trovato molto dolce e mi ha ricordato un mondo, quello povero dei contadini, in cui io stessa ho le mie origini. Mi sembrava quasi di sentir parlare di alcuni familiari.
e' interessante poi la riflessione sulla vita e sulla morte mentre il padre sta costruendo l'altare.
anche la scrittura, a volte quasi colloquiale quando descriveva la madre o gli eventi che la riguardavano o più ricercata nei momenti più filosofici, l'ho trovata accattivante e in linea con il tema svolto.
E' un libro molto breve, solo un centinaio di pagine che quindi consiglio a tutte di leggere.
Voto 8 (4*)
Mi ispira tantissimo, grazie Mari!.